Grucce viventi dallo sguardo triste

by Susanna Reschiggian

La settimana dela moda di Milano si è conclusa, con buona pace di tutti gli addetti ai lavori perennemente di corsa da una sfilata all’altra. Una piccola riflessione però la meritano le modelle,  protagoniste di questo stagionale tourbillon che detta  regole e stabilisce ( o meglio, impone) canoni estetici ferrei quanto improbabili. 

Le grandi maisons continuano a scegliere ragazze  taglia 36, che qualche volta svengono in passerella. Grucce viventi dallo sguardo triste, preoccupate soltanto di diventare sempre più ossute, perchè così vuole la moda. Già, la moda. Ma come siamo arrivati a considerare un mucchietto d’ossa come un modello di perfezione? Come possono, queste ragazze, arrivare a credere che il digiuno spiani loro la strada della celebrità? Di chi allora, davvero, la responsabilità?

Nel 2007 in un’intervista a Repubblica, la stilista Raffaella Curiel così descriveva la situazione del magico mondo delle sfilate di moda:

“Non siamo noi stilisti a volere le modelle ai limiti dell’anoressia. Noi facciamo collezioni sulla taglia 42 e dalle agenzie ci mandano modelle taglia 36-38 magre al limite dell’anoressia”.

“Mi svengono mentre fanno le prove…… e io mi alleno i muscoli tirandole su. Ieri una mi ha chiesto disperata un panino al prosciutto. Noi stilisti continuiamo a ricevere dal ministro Melandri, dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e da AltaRoma raccomandazioni di prendere modelle taglia 42-44. Ma non è colpa nostra se arrivano dalle agenzie magre in questo modo”.

E ancora: “Sono tutte al di sotto della taglia 38, al limite della 36. I miei vestiti erano stati concepiti con una taglia assolutamente per magrezza normale, concepibile da tutte le donne, ma ho dovuto ristringere tutta la collezione. E’ inutile che ci continuino ad accusare di imporre stereotipi di bellezza, ad additarci come i responsabili del dilagare dell’anoressia tra le giovani. Sono altri i responsabili”.

Scaricabarile o denuncia di uno stato di fatto? Stilisti complici della sofferenza di esili ragazze poco più che adolescenti o sedicenti agenzie che selezionano nient’altro che appendi- abiti imponendo modelli che con la bellezza femminile non hanno più niente a che fare quando addirittura non si rivelano profondamente dannosi ?  In ogni caso, anche in queste ultime sfilate non si sono visti segni di cambiamento.

Guardate  questa ragazza. E’ la top model Snejana Onopka, una delle più richieste nell’Alta Moda. Nella foto sfilava  per Valentino, nella collezione P/E 2007.

 

Osservatela con attenzione. Guardate l’espressione del viso. E poi guardatele il fisico. Le spalle, le braccia, il busto, il seno, le gambe. Rappresenta un modello ideale di bellezza, una donna così?

A voi le riflessioni.

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1 comment

BARBIE 7 Febbraio 2012 - 2:40

Stupenda!! le modelle ormai devono essere tutte taglia 36.

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