Stefania Nocella non ci sta. Lei è la prima taglia 52 ammessa al concorso di Miss Italia e non accetta che la gente non creda abbia davvero quelle misure. Le critiche, in generale, non la feriscono. Ma ipotizzare che sia una sorta di bluff… No, non le va proprio giù. “Non mi hanno ferito – dice in un’intervista a Il Fatto quotidiano – non sono critiche intelligenti, si fermano a una taglia senza considerare la proporzione, l’altezza. Cosa mi dovrebbe ferire? Ci ho riso su. Ho riso molto anche su chi mi diceva che ho il seno rifatto. Dall’adolescenza sono sempre stata in carne. Quello che mi lascia perplessa è invece chi non crede che io ho una 52. Li porterei con me a fare shopping e non mi vergogno“.
Ventinove anni, addetta alle vendite in un negozio di biancheria intima, originaria di Ancona, Stefania ancora non sa se andrà in finale (bisogna attendere l’esito delle votazioni online, dunque fino al prossimo 25 agosto); di certo, però, ha realizzato una parte del suo sogno: “Per me significa aver raggiunto un obiettivo che esisteva già da bambina, un sogno che avevo da quando ero piccolissima. Ma fino a oggi le miss sono state sempre magre e quindi lo vedevo come un sogno irrealizzabile“.
Più in generale si aspetta che l’ingresso delle curvy a Miss Italia contribuisca davvero a sbloccare qualcosa, su tutti i fronti, “sia a livello medico sia a livello estetico“. Le piacerebbe, per esempio, “che le aziende di abbigliamento producessero capi femminili a prezzi accessibili anche per noi oversize“. Perché “la bellezza esiste, esiste un’armonia e ogni donna la ha. Le donne sono belle tutte, l’importante è che non ci siano eccessi“. Stefania non è contro la magrezza, intendiamoci. Lei è “per tutti i tipi di donna“. La vedremo a Jesolo, che dite?
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