Disney sotto accusa: eroine troppo magre

by Nadine Solano
frozen

La Disney è finita nell’occhio del ciclone per colpa delle sue eroine. O meglio: le eroine non hanno fatto nulla di male, ma il problema è il loro aspetto fisico. Hanno gli occhi troppo grandi, le pupille smisurate, sguardi allucinati che trasmettono – a ben guardare – anche una certa inquietudine: a sostenerlo è anche il sociologo Philip N. Cohen dell’Università del Maryland, che è partito da teli considerazioni per elaborare uno studio ad hoc presentato sul sito Sociological Images.

La ricerca di N. Cohen dimostra come le dimensioni dell’apparato visivo dei personaggi Disney tendano a essere inversamente proporzionali a quelle del loro corpo nel caso in cui la protagonista della storia sia una donzella innamorata. In estrema sintesi, le pupille si fanno sempre più grandi e le forme sempre più sottili, con polsi e girovita che sembrano quasi scomparire.

Per fare un esempio concretissimo, lo studioso in questione ha puntato il dito contro l’ultimo film natalizio targato Disney, cioè Frozen – Il regno di Ghiaccio: la principessa Anna, che deve salvare il regno di Arendelle dall’inverno perenne, ha un paio di occhioni immensi e dei polsi che risultano di un terzo più piccoli rispetto a quelli di Hans, il principe di cui è innamorata. E poi ha un girovita che va ben oltre i limiti dell’assurdo.

Le mie osservazioni – scrive Philip N. Cohen – hanno evidenziato come nel mondo Disney la femminilità sia simboleggiata da occhi giganteschi e mani piccolissime. E come si tenda a rappresentare le eroine più magre di quanto già non si faccia di solito“. “È ovvio – fa eco Amanda Marcotte sulla rivista online Slate – che le proporzioni nei cartoni animati siano molto diverse da quelle della vita reale. Perché l’esagerazione aggiunge interesse visivo alla storia, dandole un maggiore senso di giocosità, ma è altrettanto vero che il dimagrimento imposto ai personaggi femminili Disney lanci l’inquietante messaggio che tanto più si è magroline e minute quanto più si è amate“.

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