I biscotti per la colazione: la ricetta di Michela

by Susanna Reschiggian
biscotti per la colazione

 

I biscotti fatti in casa sono sempre stati la mia passione, anche se i risultati che di solito ottengo non sono mai proprio memorabili….

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere, così per caso, una ricetta postata su Facebook da Michela Angeletti che, anche se non conosco personalmente, seguo sempre  con affetto e stima.

Sembrava una cosa molto semplice e senza pretese, adatta dunque -ho pensato-  anche alle mie scarse abilità in fatto di pasticceria.

Risultato: i miglioro biscotti che abbia mai fatto in vita mia (ci vuol poco, ma è così). Tenete conto che in genere per i dolci fatti in casa uso quasi esclusivamente farine alternative (kamut, farro, segale o per lo meno di grano integrale), zucchero integrale di canna, evito (se posso)  latte e derivati  e faccio largo uso di semi e frutta secca. La ricetta dunque era assolutamente perfetta per le nostre colazioni, quindi perché non provare? Come vi avevo anticipato, i risultati sono ottimi.

Questa la ricetta, scritta direttamente da Michela e che io ho ripetuto fedelmente.

Ingredienti:

gr 500 farina bio, meglio se integrale,

un bicchiere piccolo di latte, io uso quello di riso ma per chi non ha problemi usi pure quello vaccino,

gr 75/150 (secondo i gusti) di zucchero di canna,

un pizzico di sale,

una bustina di lievito vanigliato (dose mezzo kilo)

gr 100 di burro, io lo sostituisco con l’olio EVO,

semi a piacere, frutta secca a piacere.

Procedimento:

Mescolare tutti gli ingredienti, aggiustare la farina fino ad ottenere un composto morbido e compatto. Fare un cilindro di diametro cm 4/5 e tagliare con un coltello affilato tanti biscotti. Metterli in forno sulla carta forno a 180 gradi fino che non sono ben dorati. Lasciali raffreddare, se ci riuscite!

biscotti per la colazione

 

Il risultato: dei biscotti leggeri e friabili, molto gustosi, perfetti per essere inzuppati la mattina nel latte o nel caffè. Inoltre,  se messi in una scatola di latta si conservano perfettamente (in realtà non so dirvi per quanto tempo perché sono finiti nel giro di tre giorni, ma suppongo per un bel po’).

Grazie Michela!

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