Lo sappiamo e lo vediamo tutti: le feste natalizie, come al solito, hanno lasciato il segno sui fianchi, sulle cosce, sul girovita. E, per proprietà transitiva, anche sulla bilancia. Il maledetto ago si è spostato verso destra, il diabolico numeretto è lievitato. Non resta che rassegnarsi e correre ai ripari per ritrovare il peso precedente. Gennaio ormai è ufficialmente il mese della dieta. Bisogna fare i conti con almeno un paio di chiletti in più. E vabbè. Dai ricercatori finlandesi e statunitensi arriva però una calda raccomandazione: pesiamoci spesso. Perché pesarsi spesso aiuta a dimagrire.
Quaranta persone sono state coinvolte in un esperimento finalizzato a capire se vi sia una relazione fra la riuscita della dieta e l’abitudine a pesarsi regolarmente a casa; gli studiosi ammettono che con il tempo tutti tendono a farlo di rado (dopo un anno, appena due volontari continuavano a misurarsi con assiduità), tuttavia chi è più costante ottiene risultati migliori. Quanto più spesso ci si pesa, tanto più si riesce a dimagrire. L’ideale sarebbe salire sulla bilancia tutti i giorni. Se proprio non si riesce, almeno una volta alla settimana. Il mercoledì, possibilmente.
Brian Wansink, del Food and Brand Lab della Cornell University, coautore dello studio, ha dimostrato di recente che durante la settimana il peso varia, con un minimo il venerdì o il sabato mattina e un massimo di domenica sera o lunedì. In altre parole occorre considerare il cosiddetto “effetto weekend“, per cui – complici un minor movimento fisico e qualche pasto più calorico – si mette su un po’ di peso che poi viene abbattutto nuovamente nei giorni lavorativi. “Tenendo conto di questa instabilità – spiega Wansink – il giorno migliore per pesarsi è il mercoledì: è la misurazione che ha la maggior probabilità di riflettere il peso reale“.
Infine, un avvertimento di Elina Helander, dell’Università di Tampere, coordinatrice della ricerca: “Se non ci si pesa per più di sei giorni, l’ago della bilancia risale. E più tempo passa fra una misura e l’altra, più si tende a riprendere chili. Un monitoraggio stretto del peso ne riduce le oscillazioni e aiuta a raggiungere l’obiettivo: è probabile che chi si controlla spesso sia anche molto motivato a dimagrire e quindi più fedele alle raccomandazioni alimentari, ma conta pure la possibilità di autovalutarsi per correre eventualmente ai ripari“.
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