Lei si chiama Arianna, è lodigiana e ha 28 anni. Aveva trovato lavoro come commessa nel punto vendita Pittarello di Pieve Fissiraga (in foto, gli esterni). Era felice, ha iniziato mettendoci tutto l’entusiasmo e l’impegno possibile. Ma l’esperienza è durata appena 4 ore, dopo di che Arianna è stata messa alla porta. Ha fatto qualcosa di grave? No. L’hanno mandata via perché “troppo grassa“.
E’ stata la zia di Arianna a denunciare l’accaduto tramite i social network; ha riferito che sua nipote ha sostenuto tutti i colloqui necessari per avere quel posto, tramite un’agenzia interinale cremasca che l’avrebbe valutata idonea. Insomma: tutto sarebbe andato bene. Nessuno ha avuto qualcosa da ridire, anzi l’hanno presa per il consueto periodo di prova.
Il primo giorno, poco dopo la fine del turno, la responsabile del negozio Pittarello le avrebbe telefonato per comunicarle la decisione di licenziarla a causa del suo sovrappeso, che le renderebbe poco agile e quindi non sufficientemente produttiva. “Arianna ha pianto due giorni per l’umiliazione subita“, ha scritto la zia. “Non sarei abbastanza agile – ha raccontato, a sua volta, la diretta interessata dalle pagine del Corriere della Sera – e mi sarebbe impossibile scaricare le scatole dai camion. Mi hanno fatto capire chiaramente di non essere gradita per le mie misure“.
“Peso 90 chili – ha aggiunto Arianna – ma questo non mi ha mai creato problemi sul lavoro fino a oggi. Sarò grassa ma sul lavoro sono un treno“. I dirigenti della Pittarello, per il momento, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Quanto alla responsabile del punto vendita in questione, asserisce non stia accadendo proprio nulla. Arianna non ha denunciato nessuno e non intende farlo: “Mi basta – dice – che dopo quanto successo a me, non accada lo stesso ad altre ragazze“.