C’è una trattoria a Pontecagnano Faiano, piccolo centro in provincia di Salerno, che ha deciso di far sapere a tutti la sua predilezione per le pietanze a base di carne. E fin qua tutto bene: ognuno ha i suoi gusti ed è libero di assecondarli. Però c’è un però. C’è che per divulgare il suddetto messaggio, e farsi quindi propaganda, il locale in questione ha pensato bene di affiggere alcuni manifesti pubblicitari che ritraggono cinque modelle curvy in lingerie; sulle loro teste, campeggia la scritta “Preferiamo la carne”. Dei geni della comunicazione e soprattutto gente rispettosa, bisogna dirlo eh.
Naturalmente, è subito scoppiata una gran polemica. Quei cartelloni sono decisamente sessisti e offensivi; in sostanza, le donne sono state paragonate a carne da macello. Non soltanto i cittadini hanno manifestato il loro dissenso, ma anche la Cgil di Salerno, che ha inviato una lettera di protesta al sindaco Giuseppe Lanzara.
“A seguito di numerose segnalazioni pervenute presso la nostra sede – si legge nella missiva – chiediamo la rimozione immediata dei cartelloni pubblicitari in quanto offensivi e lesivi della dignità delle donne, paragonate a carne da macello“. Il proprietario della trattoria a Pontecagnano Faiano ha fatto sparire quei manifesti, ma l’amarezza è rimasta. Insieme a un’abbondante dose di stupore.
Com’è possibile che nel 2018, anzi praticamente nel 2019, accadano ancora queste cose? Com’è possibile che ancora esistano uomini con una simile concezione e idea del genere femminile? Ok, è un paesone. Ok, è Sud. Ma non vuol dire nulla. Perché giustificare sulla base della collocazione geografica e della densità abitativa sarebbe entrare nello stesso circolo d’ignoranza.