Il boom della moda curvy in Italia

by redazione

 

Mettetevi sedute, perché stiamo per dare i numeri. E sono numeri tutti da gustare. In Italia è boom della moda curvy e lo confermano i bilanci delle aziende operanti in questo settore: valutando il periodo compreso dal 2013 a oggi, il loro fatturato annuo supera il miliardo di euro. Secondo i dati diffusi da GfK Eurisko, oggi una donna italiana su 5 supera la taglia 48; più del 38 per cento delle donne faticano a entrare nella taglia 44 e più del 35 per cento porta una taglia superiore alla 46. Il che significa che il potenziale bacino di clienti, per i brand specializzati nel segmento in questione, è di circa 8 milioni di persone. Di questi, oltre 1,3 milioni possono spendere cifre “interessanti” e prestano grande attenzione alle nuove tendenze. Secondo altri dati, più del 50 per cento degli acquisti di abbigliamento fatti nel nostro Paese riguardano taglie dalla 46 in su.

Il mercato della moda curvy è supportato dal fatto che i gusti degli uomini italiani sembrano cambiati e attualmente molti tendono a preferire le donne con le curve morbide. Sempre secondo una ricerca condotta di recente da GfK Italia per Fiorella Rubino su un campione di 1.000 donne e 200 uomini, la donna ideale indossa una 44, seguita dalla taglia 46, mentre sono solo al terzo posto troviamo la 40-42.

Molto interessante, inoltre, è l’aumento degli acquisti di capi oversize negli ultimi 4 anni da parte di adolescenti: la percentuale è passata dal 19 per cento al 34 per cento. Insomma: tante ragazze non inseguono più l’esempio delle modelle filiformi, amano la buona tavola e non fanno un dramma se superano la 42 e la 44. Alla luce dei dati appena passati in rassegna, diventa evidente che gli stilisti e le case di moda guardano alle donne formose in un modo completamente diverso rispetto a pochi anni fa, quando sembravano demonizzarle o ignorarne l’esistenza. E queste sono davvero buone, anzi ottime notizie.

 

 

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