Lei si chiama Sabina Karlsson, è svedese e ha 27 anni. Tante lentiggini su un viso da bambola, con labbra carnose e nasino perfetto. Sguardo da bambina oppure da ammaliatrice. Un corpo morbido e una storia da raccontare. Sì, perché Sabina ha cominciato a lavorare come modella in tenerissima età, aveva appena 4 anni. Ha sfilato per alcuni fra gli stilisti più noti in tutto il mondo, compresa Jean-Paul Gaultier e Armani. Nel pieno dell’adolescenza, fra i 16 e i 17 anni, ha cominciato a prendere peso. Allora era già alta un metro e ottanta centimetri e pesava 59 chili. Il panico si è impossessato di lei, ha provato a trascorrere ore e ore in palestra sottoponendosi ad allenamenti estenuanti. Ha fatto diete al limite dell’assurdo. Ma è servito a ben poco: continuava a ingrassare. Poi, d’improvviso, la svolta. Sabina ha deciso di accettare la propria natura che, evidentemente, non la voleva affatto filiforme. E non ha smesso di lavorare nella moda come temeva, anzi.
“Nel 2010 – ha spiegato nel corso di un’intervista al sito britannico Independent – ho deciso di diventare una modella curvy. Non conoscevo bene quel mondo e non mi sarei mai aspettata che sarei riuscita a lavorare così tanto. E’ stato come un sogno che si avvera: avere successo con il corpo che ho. Ora sono felice, non tornerei mai indietro“. Oggi la Karlsson è considerata un’icona curvy a tutti gli effetti, passa da un ingaggio all’altra e tramite i social network porta avanti delle campagne e veicola messaggi per ribellarsi agli standard ancora imposti da molti brand.