Il cioccolato è ovunque, in questo periodo. Sotto forma di uova grandi e piccole, di animaletti, campanelle, gallinelle. C’è da diventar matti: come accidenti si fa a resistere? Come si fa a rinunciare? Beh, non sta scritto da nessuna parte che bisogna farlo. Ok, direte voi, ma il cioccolato fa ingrassare. E anche qua è una questione di organizzazione e di luoghi comuni. Sì, perché è sufficiente fare la scelta giusta per soddisfare la gola e al contempo non entrare in conflitto con la bilancia. Il cioccolato al latte è molto calorico, impossibile negarlo. Ma quello fondente no. Anzi, addirittura potenzia gli effetti della dieta.
La notizia arriva dalla Germania e riguarda, però, soltanto una dieta povera di carboidrati. Secondo uno studio tedesco, infatti, introducendo nel regime alimentare giornaliero 42 grammi di cioccolato con una percentuale di cacao pari all’81 per cento si perde il 10 per cento in più di peso rispetto alla dieta ‘tout court’.
Gli esperti hanno coinvolto tre gruppi di persone: al primo hanno fatto seguire una dieta povera di carboidrati e al secondo la medesima dieta arricchita con i 42 grammi giornalieri di cioccolato fondente; il terzo gruppo, invece, non ha dovuto seguire alcuna dieta. Dopo un certo periodo i ricercatori hanno misurato una serie di parametri metabolici oltre alla perdita di peso ottenuta dai partecipanti. Ebbene, rispetto all’ultimo gruppo, in entrambi gli altri è stata registrata una perdita di peso. Il secondo, inoltre, ha perso il 10 per cento in più rispetto al primo. Ancora, presentava meno colesterolo nel sangue e riferiva un sonno di migliore qualità. A ciò si aggiunga che il cioccolato amaro aiuta a mantenere il peso raggiunto anche nelle settimane successive alla fine della dieta, probabilmente grazie ai tanti composti bioattivi e antiossidanti in esso presenti.
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