Questa volta Dolce&Gabbana hanno fatto centro. Perché la loro sfilata Fall Winter 2015-16 è stata molto più di una sfilata, è stata una celebrazione della donna, della mamma. Uno spettacolo unico, originale e perfino commovente, un modo di “fare” e proporre la moda diverso, più vicino ai sentimenti e alle emozioni, al mondo reale delle donne.
Ennesimo operazione di marketing? Può darsi, ma dopo aver chiesto a gran voce e per anni che gli stilisti si occupassero delle donne vere, e non solo di modelli irraggiungibili, questa sfilata è un evento da segnare sul calendario.
In passerella, insieme ad una Bianca Balti, bellissima e raggiante nel suo pancione di sei mesi, alcune modelle hanno sfilato insieme ai loro bimbi, tenuti in braccio o per mano sullo sfondo di un tableau vivant di mamme e figli dalle provenienze più diverse. La colonna sonora? La canzone “Viva la mamma” di Edoardo Bennato, il cui testo è stato tradotto in 14 lingue, comprese l’arabo, il cinese e il coreano, per essere regalato agli ospiti della sfilata.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno così definito la loro scelta: «Noi facciamo moda, ma la moda passa in secondo piano: ci interessa lanciare un messaggio d’amore, perché in questo momento in cui tutto è così accentrato su se stessi la famiglia è quella cosa cui fai sempre ritorno….La moda è fredda se non racconti una storia, se non mostri i tuoi sentimenti: arrivi, guardi la sfilata e via, ma la vita non è questa e noi ci sentiamo un po’ diversi».
Gli abiti sono bellissimi: il mondo dei bambini viene allegramente traslato su stampe che riproducono casette, farfalle, cieli azzurri e trenini e scritte che sono una dichiarazione d’amore per la mamma. E poi ci sono le rose, rose che sbocciano su abitini dai colori pastello, ricamate su tessuti in broccato, stampate su tubini dall’allure sensuale ed intrigante, quasi a ricordare che la mamma è pur sempre una donna, che ama piacere e piacersi.
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