Tenete d’occhio i vostri uomini, che siano compagni, parenti, amici. Teneteli d’occhio e assicuratevi che non facciano troppi selfie. Perché, secondo un recente studio condotto dalla Ohio State University su 800 uomini dai 18 ai 40 anni, la mania per l’autoscatto può essere legata a veri e propri disturbi psicologici. Tant’è.
Secondo i ricercatori, il continuo bisogno di autoimmortalarsi – e magari poi pubblicare lo scatto su Facebook o sugli altri social network – riguarda anche soggetti che presentano dei tratti psicopatici legati all’aggressività, i quali a loro volta possono sfociare in depressione e addirittura problemi alimentari.
Gli uomini che si sono lasciati coinvolgere in quest’analisi hanno compilato un questionario online; fra le altre cose è stato chiesto loro con quanta frequenza pubblicano le loro foto su Facebook o Instagram e quante volte modificano le immagini prima di pubblicarle. L’ossessione per la condivisione dei propri selfie online nasconde, ritengono gli autori della ricerca, una mancanza di empatia collegata ad atteggiamenti impulsivi e narcistici.
“Lo studio – spiega Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico – dimostra quanto la pubblicazione continua di selfie, fenomeno preoccupante soprattutto tra i ragazzi, sia fonte di disturbi legati alla sfera psicologica. Chi è ossessionato ha un problema di compulsività che andrebbe assolutamente curato. La selfie-mania, inoltre, produce grande vuoto interiore perché basata sull’apparenza, e può portare a patologie psichiche importanti come anoressia e disturbi ossessivi di controllo“. Eh sì: bisogna tenerli decisamente d’occhio, questi maschi moderni e tecnologici!
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