La gravidanza porta con sé tanti pensieri e tante cose di cui occuparsi: ci sono la valigia e il corredino per il neonato da preparare, gli esami e i controlli da fare, la stanza per il piccolo da sistemare; c’è da decidere il nome del bambino o della bambina e, non da ultimo, riflettere sulla possibilità di donare le cellule staminali cordone ombelicale.
Tra i tanti impegni è importante che la futura mamma riesca a ritagliare un po’ di tempo per se stessa, magari dedicandosi proprio alla sua attività sportiva preferita.
Praticare sport (moderatamente e sempre dopo il benestare del proprio medico) in fasi delicate quali la gravidanza e l’allattamento aiuta a combattere depressione e ansia, permette di tenere sotto controllo il peso e fa diminuire le probabilità di doversi sottoporre a parto cesareo. L’attività fisica praticata durante la gravidanza può servire anche per migliorare la qualità del sonno, elemento importantissimo in gravidanza che troppo spesso lascia invece a desiderare.
Ma lo sport non genera effetti positivi solo sulla futura mamma, maqual anche sul bambino che porta in grembo. Un recente studio (“Early life determinants of physical activity in 11 to 12 year olds: cohort study”) pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal ha infatti dimostrato che l’abitudine a praticare sport si apprende fin dal ventre materno. Esaminando i dati relativi a circa sei mila bambini, lo studio dimostra come i bambini le cui mamme avevano seguito uno stile di vita attivo durante la gravidanza avevano poi più probabilità di abbracciare lo stesso stile di vita.
Ma su quale sport concentrarsi? C’è solo l’imbarazzo della scelta perché ogni attività può portare benefici alla mamma e al bambino. Bisogna dunque scegliere solo quello più adatto a ciascuno di noi!
Un ottimo esempio è rappresentato dallo yoga, attività utile a stabilire un legame con il bambino, allontanando al tempo stesso il rischio depressione. Anche in questo caso sono i dati a parlare; dati contenuti in una ricerca dell’Università del Michigan (“Effect of integrated yoga on anxiety, depression & well being in normal pregnancy”) pubblicata sulla rivista scientifica Complementary Therapies in Clinical Practice.
Per chi ama l’acqua l’opzione si sposta sull’acquagym, un’attività che rilassa e consente di allenare tutti i muscoli del corpo senza alcuno sforzo sulle articolazioni o sulla colonna vertebrale, entrambi già messi alla prova dal peso del pancione. Ottimo anche il pilates e la ginnastica posturale, che vanno a dare sollievo ai muscoli del dorso e possono aiutare a correggere la postura errata che talvolta il peso del pancione può far assumere.
In conclusione: qualsiasi tipologia di attività fisica può portare benefici all’umore della mamma e soprattutto alla sua salute, oltre che a quella del neonato, purché moderata e praticata con il benestare del medico e del ginecologo che segue la gravidanza e sotto la supervisione di un esperto.
A cura di: www.cellulestaminalicordoneombelicale.it