Capelli biondi, volto d’angelo e corpo plasmato dal body building: così era Taryn Brumfitt qualche anno fa. Chissà quante donne avrebbero pagato per avere sembianze simili alle sue. Eppure, lei ha scelto di cambiare drasticamente. In meglio, per chi sa accettarsi e assaporare il bello della vita. In peggio, per chi vive mosso dal fanatismo per il fitness e dall’ossessione per l’immagine. Poche settimane fa questa fotografa e scrittrice australiana (madre di tre figli) ha catturato l’attenzione generale pubblicando un’immagine che la ritrae “prima” e “dopo”. Prima, coi suoi muscoli e nessuna traccia di grasso. Dopo, senza nulla addosso ma con il viso illuminato dalla serenità e qualche sacrosanto chiletto di troppo.
“I nostri corpi – dice Taryn – passeranno attraverso molti cambiamenti nella nostra vita, dall’invecchiamento, alla gravidanza, dalle malattie alla perdita e all’aumento di peso. Dobbiamo imparare ad amarci incondizionatamente: prima, durante e dopo“. Porta avanti con dedizione questa lotta per l’accettazione di se stessi e ha anche fondato il Body image movement (Movimento dell’immagine del corpo); ha un crescente seguito ma non mancano i soliti (spesso noiosissimi) detrattori, che l’hanno addirittura accusata di promuovere l’obesità. Ma lei, con l’obesità, non c’entra proprio nulla.
“Perdere peso, ridurre le rughe – continua – sconfiggere la cellulite; ci viene costantemente suggerito di combattere una battaglia per essere qualcosa di diverso da quello che siamo. L’abuso di photoshop, la sessualizzazione delle donne sui media e nelle campagne pubblicitarie causano solo insicurezza nelle donne“. Ed ecco che ha anche deciso, in seguito all’incontro con una regista che condivide le sue idee, di realizzare il documentario Embrace (Abbraccio) per raccontare la sua storia, ovvero il suo cambiamento da donna che odiava il proprio corpo a donna che adesso lo ama in tutto e per tutto.
Taryn sta cercando finanziamenti su Kickstarter. Se supererà i duecentomila dollari australiani, il suo progetto vedrà la luce entro l’estate del 2015.