Lo psicologo legge nel pensiero?
La figura dello psicologo è da sempre fantasticata secondo degli stereotipi poco realistici. Mi capita di frequente che quando incontro una persona nuova nello scompartimento di un treno oppure ad un aperitivo, alla fatidica domanda “..e tu che lavoro fai?”, quando rispondo “La psicologa” nello sguardo del mio interlocutore si accende un misto tra interesse e timore.
Non per niente la seconda osservazione è “ma allora mi stai psicoanalizzando ?” ed io di solito sorrido e cerco di rompere il ghiaccio “beh, non fuori dall’orario di lavoro”.
Tutti ridono nervosamente, ma l’altro continua a mantenere i suoi sospetti ed io penso che le persone hanno sempre delle aspettative esagerate sul mio lavoro, come se fossi detentrice di verità e saperi sconosciuti e in modo molto fantasioso dovrebbero darmi il potere di scandagliare gli animi altrui solo attraverso uno sguardo.
Lo psicologo in ambito clinico e lo psicologo consulente d’immagine
In realtà io ho la fortuna di fare un lavoro che mi consente di dedicarmi al sostegno psicologico e alla crescita personale, utilizzando il mio background psicoanalitico, occupandomi perlopiù di problematiche legate all’ansia, alla depressione, alla genitorialità e nello specifico ai disturbi dell’immagine corporea e del comportamento alimentare.
Allo stesso tempo, però, dedico parte della mia settimana lavorativa al mio lavoro di consulente come psicologa della moda e dell’abbigliamento.
Le persone che si rivolgono a questo tipo di servizio, non presentano un disagio psicologico per cui sia necessario un percorso di sostegno, ma hanno proprio la necessità di trovare una soluzione per trovare una sintonia è un’armonia tra ciò che sentono e vivono dentro e quello che traspare fuori, attraverso il loro abbigliamento, la postura, il movimento corporeo e la comunicazione non verbale.
Fare consulenze nell’ambito della psicologia dell’abbigliamento e della moda mi ha permesso di osservare come molte persone (e mi riferisco soprattutto alle donne) nonostante chiedano il mio aiuto allo stesso tempo s’interrogano con un senso d’inadeguatezza: “Preoccuparsi del proprio abbigliamento non è solo stupida vanità?”, “Non starò sprecando il tempo in frivolezze come la creazione di un outfit?”, “Se metto tanta cura per quello che indosso, la gente noterà anche il mio cervello?”, ” Se si pensa alla povertà che c’è in giro, non sembrerò superficiale ed egoista?”, ” E se dopo sarò troppo elegante, non è che i miei amici mi prenderanno in giro o penseranno che sono troppo piena di me?”.
Esercizio “Conflitti personali e abbigliamento”
Tutti questi dubbi e la paura del giudizio degli altri sembrano emergere proprio quando ci si appresta a lavorare sulla propria immagine e spesso mi spinge a chiedere ad alcune clienti quali siano i “sabotatori interni” che finora le hanno limitate e bloccate dall’esprimere liberamente attraverso la propria immagine, chi e cosa sentono di essere davvero dal più profondo.
Quindi vorrei invitare anche le amiche di Vivo Bene Donna a fare questo piccolo esercizio.
Prima di decidere di cambiare il guardaroba, prima di lanciarvi in una nuova sessione di shopping e prima di lamentarvi perché il vostro armadio è pieno ma voi sentite di non avere nulla da mettere, v’invito a completare le seguenti frasi:
1. Se sono benvestita, poi succede che…
2. Se spendo del denaro per me, poi succede che…
3. Se prendo del tempo solo per me, poi succede che…
Se siete riuscite a dare un motivo ( ma forse anche più di uno) al perché vi mette a disagio occuparvi di voi stesse e della vostra immagine e del vostro look, ora voglio darvi un piccolo decalogo dei buoni motivi per pensare a voi stesse e al vostro abbigliamento.
10 ottimi motivi per pensare al vostro look
1. Scoprire chi siamo è un processo in divenire. Vestire in modo autentico vi aiuta a far emergere chi siete davvero.
2. Essere belle e se stesse è d’ispirazione per chi vi è intorno
3. Scegliere il proprio abbigliamento è la vostra occasione quotidiana per utilizzare la vostra creatività.
4. La bellezza è terapeutica: per voi e per gli altri.
5. L’abbigliamento vi aiuta ad esprimere voi stesse con determinazione e assertività.
6. I vestiti dovrebbero essere un piccolo investimento per voi stesse: il denaro da spendere per l’acquisto di abiti va valutato con sapienza, solo dopo aver capito cosa davvero è in linea con voi e vi rappresenta in modo autentico.
7. Il corpo di ognuna di voi è meraviglioso nella sua unicità: gli abiti sono un mezzo per rendere onore al vostro corpo.
8.Vestirsi con cura e attenzione mostra anche agli altri il rispetto e l’amore che avete per voi stesse.
9. Il modo in cui vi curate di voi stesse spesso da agli altri la misura di come siete in grado di mettere la stessa cura nelle relazioni con gli altri e al lavoro.
10. Gli abiti sono a contatto con il nostro corpo: i tessuti, i colori, i materiali e le forme che scegliamo sono in sintonia con quello che siamo e proviamo attraverso un silenzioso dialogo reciproco.
Prossimamente vi parlerò di altri aspetti legati alla psicologia dell’abbigliamento e della moda.
Se avete domande o dubbi potete lasciare un commento oppure contattarmi via e-mail.
Per le consulenze ricordo invece che mi trovate a Pesaro nel mio studio privato su http://www.susannamurray.com
A presto!
