Asparagi, la salute nel piatto

by Saverio Pepe

 

 

 

Diuretici e ricchi di potassio. Così si presentano sulla tavola di primavera gli asparagi che agiscono direttamente sulle funzioni renali e sul metabolismo muscolare.

Fortemente depurativi, aiutano i muscoli a recuperare energia,  e sono ideali dunque per chi fa sport, per chi si sottopone a diete molto rigide e si sente debole e per chiunque abbia bisogno di purificare l’organismo.

Grazie all’asparagina, sostanza che ne determina il caratteristico odore, il metabolismo viene stimolato, favorendo l’eliminazione delle tossine tramite le urine. Questa sostanza inoltre favorisce l’assorbimento delle vitamine del gruppo B e del ferro vegetale contenuti negli asparagi, facendo di questi golosi ortaggi un vero e proprio energizzante.

La capacità di dare energia fisica e contemporaneamente di pulire il corpo è potenziato dalla notevole presenza di lignina, una fibra che stimola anche l’intestino.

Tutte le sostanze contenute negli asparagi sono particolarmente attive ed è per questo che la cottura deve essere particolarmente delicata in modo da goderne a pieno le capacità tonificanti. L’ asparago è una liliacea e dunque  stretto parente dei gigli e dei mughetti.

Era  già noto agli Egizi che lo mettevano fra i doni che accompagnano Nefertiti nel regno delle ombre ma fu nelle zone temperate dell’Europa che trovò  poi il clima e l’ambiente ideale per crescere.

Dedicato a Venere, i Romani lo battezzarono asparagus e lo apprezzarono molto, tanto che Giovenale ne descrive le ricette più in voga in un famoso scritto.  Anche Catone il Censore aveva fornito una serie d’istruzioni per la coltivazione (nel “De Agricultura”, III sec. a. C.) mentre in alcuni versi Marziale elogiò gli asparagi di polpa tenerissima che crescevano sul litorale di Ravenna, descrivendone i fiorenti commerci verso oriente e verso la Dalmazia.

 

 

931078764

 

Le coltivazioni più pregiate sono quelle del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Piemonte. In base al colore si distinguono una ventina di qualità di asparagi: verdi (il tipo più comune e versatile), rosso-violacei (molto delicati, indicati per piatti ricercati), viola, bianchi (robusti e carnosi, diffusi soprattutto in Liguria e nell’Italia centrale).

Fra i nostrani più conosciuti e gustosi ci sono il Bianco di Bassano del Grappa , l’asparago di Cesena, il Napoletano. Dalla Germania, spesso in versione biologica arrivano il “gigante di Argenteuil” particolarmente dolce e poco fibroso.

Molto apprezzati dagli chef i “bruscandoli”, ossia i sottili asparagi selvatici che in primavera si trovano nei campi, nei boschi, lungo le golene fluviali del Trevigiano e della provincie di Vicenza e Verona. Gli asparagi selvatici, si caratterizzano per il sapore meno dolce e da una maggiore concentrazione di sostanze nutritive.

 

 

 

 

Related Posts

Leave a Comment