Apericena blogger alla Granda in Mezzo al Pane- Eataly

by Susanna Reschiggian

 

Dite la verità: non andreste più spesso a mangiare nei fast food se non vi frenasse l’idea del cibo-spazzatura e dei danni alla salute che esso può provocare? Credete che chi segue regole di vita sana debba rinunciare completamente a hot dog, hamburger e panini?

 E se vi dicessero che esiste un  fast food totalmente diverso da quelli a cui siamo abituati, un  locale con una filosofia green ed eco-sostenibile, dove sapori antichi si sposano perfettamente con i gusti di oggi e dove un semplice hamburger può diventare un’esperienza da ricordare?

Ebbene si, un locale del genere esiste, è nato da poco e si trova  a Torino. Parliamo di La Granda in Mezzo al Pane- Eataly, un posto che apparentemente sembra  un fast food perché presenta  il classico menù veloce: hamburger, hot dog,  patatine, persino il kebab. Ma la qualità degli ingredienti utilizzati ne fanno un luogo diverso,  adatto a chi sa e ama mangiare bene anche quando si tratta solo di uno spuntino veloce, o di una serata informale con gli amici.

Un paio di sere fa ho avuto l’occasione di sedermi ad uno dei tavoli de La Granda in Mezzo al Pane- Eataly insieme ad altre amiche e amici blogger, per  provare alcune specialità della casa.

Per cominciare una piccola esplorazione dei locali: l’ambiente è semplice e curato, la saletta al piano inferiore con le sue  volte a botte e mattoni a vista ricreano un’atmosfera a metà tra l’osteria e il ristorante tipico. La presenza di famiglie con bambini è molto gradita, tanto che, sempre al piano inferiore è stato creato uno spazio appositamente dedicato ai più piccoli:

Arriva il momento della  prova assaggio. Buono due volte –  recita un cartellone attaccato alla parete –  perché la differenza sta nelle materie prime. L’hamburger che sevono qui, ad esempio,  è un Presidio Slow Food,  di pura razza bovina Piemontese.

 Ed ecco, ci viene servito il mitico Giotto: pane prodotto con farine macinate a pietra, verdure di qualità ma soprattutto carne della Granda, un’associazione  che da quindici anni alleva la razza piemontese secondo un rigido discilplinare, tanto da garantire un’elevata qualità del prodotto. Ed in effetti la differenza si sente, eccome! L’hamburger  ha un gusto deciso e ben definito, niente a che vedere con lo scialbo panino delle catene multinazionali.

I blogger apprezzano, discutono e fotografano e anch’io, nel mio piccolo, mi cimento. Ecco a voi Sua Maestà Il Giotto:

Arriva subito dopo   l’hot dog. Il wurstel è per il 70% di vitello e per il 30% di suino. Anche un questo caso, nulla di paragonabile con gli hot dog di larga diffusione. Poi è la volta del kebab, che qui si chiama, alla piemontese,  Kebabun, il buon kebab. Carne arrostita e piccante avvolta in una piadina precotta a mano, senza conservanti. Una delizia.

Per ultimo assaggiamo un piatto rischioso, per chi non è completamete attento alla qualità: la Cruda della Granda. Quando arriva in tavola, colpisce per il colore rosso brillante, indice inequivocabile di freschezza.   Anche in questo caso La Cruda meritava di essere fotografata:

La consistenza è compatta, il sapore delicato. E questo sarebbe un fast food?-mi chedo… Ma intanto un’idea me la sono fatta: qui dentro di fast food c’è davvero poco. Infatti   non servono Coca Cola- ad esempio- ma solo bevande in bottiglia come la gazzosa, il genger, la spuma oppure  birre artigianali e un paio di vini spillati direttamente dalla botte.

L’apprezzamento da parte di tutto il gruppo dei blogger è evidente. Da parte mia, sono stata conquistata dalla qualità delle materie prime, dalla buona scelta del menù ma ancor di più dall’entusiasmo dei titolari, che hanno una gran voglia di trasmettere il piacere di mangiar sano. Il risultato? Ora so dove andare quando mi ritrovo a dover mangiare un panino al volo.

E magari  trascino qui anche le mie amiche curvy per qualche riunione di redazione. Davanti ad un ottimo panino si ragiona meglio, no?

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