E’ un fungo. Si chiama Ganoderma lucidum, arriva dalla Cina e potrebbe essere una valida arma contro l’obesità. Questa la conclusione a cui è giunta la Chang Gung University di Taiwan in seguito a uno studio sulle qualità benefiche di questo prodotto offerto da Madre Natura. In Cina lo coltivano da secoli, lo fanno essiccare, lo riducono in polvere e lo usano come base per decotti, unguenti e compresse. Cresce anche in tutta Italia, sulle sulle cortecce delle querce e dei castani. Secondo la medicina tradizionale cinese, i principi attivi in esso contenuti permettono di regolare i livelli di colesterolo, di glicemia e di donare salute e longevità a chi lo assume.
In base alle recentissime ricerche, come dicevamo, l’estratto di Ganoderma lucidum è in grado anche di rallentare l’accumulo di grassi; gli esperti hanno effettuato esperimenti su due gruppi di topi da laboratorio: per il primo è stata messa a punto un’alimentazione ad alto contenuto lipidico, il secondo è stato sottoposto a una dieta di pari contenuto di grassi ma con l’aggiunta di un elevato dosaggio di estratto di Ganoderma lucidum. A distanza di due mesi è emerso che i topi non trattati con l’estratto di fungo hanno raggiunto 52 grammi di peso e gli altri si sono invece fermati a 35 grammi. L’esperimento è stato ripetuto mettendo a disposizione dei roditori una dieta più equilibrata e anche in questo caso gli animali cui è stato somministrato l’estratto di Ganoderma lucidum sono risultati più magri.
Ma come agisce questo fungo? Alterando la flora batterica intestinale. Come sappiamo, proprio i batteri intestinali svolgono un ruolo di primo piano nella digestione e nel rilascio di energia e ne esistono specie associate alle persone grasse e altre che identificano quelle magre. Gli scienziati hanno inoltre effettuato un trapianto di feci da topi trattati a non trattati, ottenendo su questi ultimi i medesimi benefici anti-peso. Adesso è necessario effettuare altri test, ma la speranza è che l’estratto di Ganoderma lucidum possa essere utilizzato come prebiotico per contenere l’aumento di peso corporeo, le infiammazioni croniche e l’insulino-resistenza (diabete tipo 2) negli obesi.
“Se l’uso del Ganoderma lucidum è in generale quello di prebiotico per il fatto di essere capace di alterare la flora intestinale in modo favorevole al dimagrimento – spiega Andrea Ghiselli, ricercatore del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura di Roma – allora potrebbe essere vantaggioso alla stregua di un carciofo o in generale della fibra solubile, mentre se questo fungo può avere qualità superiori rispetto a un altro prebiotico è tutto da vedere“.
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