Come scegliere la dieta più efficace? Come evitare di prendere chili? Quale regime seguire, in generale e in fatto di cibo? Domande che si pongono tutti, soprattutto coloro che non hanno un ottimo rapporto con la bilancia. E la risposta, secondo un recente studio britannico riportato dal Corriere della sera, si basa sulle caratteristiche che portano le persona al sovrappeso: in altre parole bisogna personalizzare la dieta per ottenere risultati concreti.
I ricercatori hanno sottoposto 75 persone a dieta a ripetuti esami e a un monitoraggio domestico per tre mesi. I partecipanti sono stati divisi in tre distinte categorie: i “gaudenti”, cioè coloro che una volta che iniziano a mangiare non riescono più a smettere, i “costantemente affamati” e i “mangiatori emotivi”, ovvero le persone che ingurgitano cibo soprattutto quando sono sottoposti a qualche forma di ansia e/o stress.
Il problema dei gaudenti è, appunto, la difficoltà con cui raggiungono il senso di sazietà. In essi gli scienziati hanno riscontrato livelli molto bassi di quegli ormoni intestinali che vengono rilasciati nel momento in cui il cibo raggiunge l’intestino, innescando così il processo che poi porta a placare la fame.
I costantemente affamati hanno invece un errato comportamento alimentare, nel senso che spesso scelgono cibi grassi o ricchi di zuccheri e la loro fame continua è causata da una cattiva conduzione degli stimoli della fame. I mangiatori emotivi, infine, vivono il cibo come uno strumento di compensazione e gratificazione e tendono a accedere soprattutto con snack e bibite. A ognuno di questi gruppi corrisponde una dieta ben precisa.
I gaudenti dovrebbero seguirne una iperproteica e ipoglucidica a base di pesce, pollo, riso basmati, lenticchie, cereali e grano: alimenti che stimolano la produzione di ormoni intestinali. Per i costantemente affamati non è necessaria una dieta rigida e quotidiana, basterebbe limitare per due giorni alla settimana l’apporto calorico a 800 calorie e nutrirsi in modo sano e regolare per i giorni rimanenti. Lo shock ipocalorico permetterebbe di bruciare più velocemente i grassi corporei. Infine ai mangiatori emotivi si suggerisce, oltre a un’alimentazione corretta, la partecipazione a gruppi di supporto sia online che nella vita reale e a una terapia cognitivo-comportamentale per imparare a gestire i comportamenti associati al cibo.
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