La notizia, sul momento e anche in una fase successiva, è stata accolta con entusiasmo da parte dell’opinione pubblica. Perché il fatto di istituire una fascia per le curvy, nell’ambito di Miss Italia, è apparso come un’ottima idea nonché un fatto rivoluzionario e un modo per essere più vicini alla realtà di tutti i giorni. Poi, però, l’entusiasmo generale è andato scemando. Già l’elezione di Ambra Macchini, studentessa 19enne, la prima a conquistare il titolo in questione, ha suscitato qualche perplessità: è assai graziosa, per carità, ma il suo fisico non rispecchia certo l’universo – chiamiamolo così – delle taglie comode. E le perplessità si sono tramutate in moti di disapprovazione con la scelta delle altre Miss Curvy. Che a malapena portano la 44.
I social network, come spesso accade, sono lo specchio più fedele di tali malumori. Che nella maggior parte dei casi vengono esternati con un certo sarcasmo. Basti dare un’occhiata a Twitter per avere il polso della situazione: “certo che c’avete un concetto di curvy voi che davero davero“, “ma curvy de che, siate seri…“, “Anna Giulia ha un po’ di tette e allora è curvy. Per favore eh“, “si vabbè mò son curvy pur io allora…“, “mmm interessante… se chest so curvy io sono Obama!“. E via così.
Come se non bastasse, ha fatto indignare molti l’eliminazione di Federica Calemme, una delle pochissime considerate davvero “curvy”:
![federica-calemme](https://vivobenedonna.com/wp-content/uploads/2014/09/federica-calemme-266x400.jpg)
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