Hanno usato il web per offenderla, insultarla, umiliarla. Sfotterla. Motivo? E’ sovrappeso. Però Maria Chiara Zippel, avvocato, madre di quattro figli e candidata sindaco del progetto civico “La nostra Pisa”, anziché farsi prendere dallo sconforto ha deciso di reagire: “Non per me – spiega – ma per mia figlia più grande che legge e ascolta e di tutto questo soffre“.
La Zippel ha pubblicato su Facebook due post: in in cui commenta gli ultimi avvenimenti relativi alla politica nazionale e che hanno visto protagonista anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella; uno dedicato al programma che porterà avanti, se sarà eletta, sulle politiche per lo sport. E’ successo qualcosa di inimmaginabile. Perché i commenti negativi sono da mettere in conto per chi fa politica, questo è ovvio. Ma in questo caso riguardano soprattutto l’aspetto fisico della candidata. Sono piovute frasi denigratorie, brutali, prive di qualsiasi rispetto. “Parli di sport? Te mi sa che ne fai poco…“: questa è una fra le più blande, diciamo.
“Avrei capito – replica Maria Chiara Zippel – una critica ai contenuti del mio programma. Ben venga parlare di contenuti, cosa di cui questa campagna elettorale mi pare in realtà molto povera. Purtroppo non è stato così“. Tra l’altro non è il primo attacco nei suoi confronti: qualche giorno fa sono stati strappati alcuni suoi manifesti e c’è stato anche un attacco alla casella di posta elettronica. “Sono arrabbiata – continua l’avvocato – per la sofferenza che queste persone causano alla mia famiglia. E sono amareggiata: voglio solo il bene della mia città ma c’è chi preferisce le offese e le umiliazioni personali al confronto“. Della questione si sta anche occupando la polizia postale. L’amarezza non è solo della diretta interessata. E’ anche nostra, vostra. Com’è possibile che ci siano ancora persone che si fanno forti con simili mezzucci? Come spiegare una simile violenza?
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