Sheng Nu, è ora di dire basta!

by Susanna Reschiggian
Sheng Nu

Un video per denunciare le pressioni verso il matrimonio che le donne subiscono in Cina e in tutto il mondo

 

Sheng nu è un termine in uso nella lingua cinese. il suono è dolce, delicato, eppure il suo significato evoca solitudine, tristezza, esclusione. Si, perché sheng nu significa “avanzo”, ed è la parola, usata per la prima volta nel 2007 dalla Federazione Donne Cinesi (All-China Women’s Federation) per indicare  le donne oltre i 25 anni non ancora sposate. Sheng nu, ovvero “donna scartata”, senza valore, senza dignità, senza un futuro.
Ed è da quel momento che le donne cinesi, pur di non essere marchiate da tale termine, accettano di rinunciare  ad un lavoro, alla carriera e alla realizzazione di sé pur di trovare al più presto un marito e rifugiarsi esclusivamente nella vita familiare.
In Cina, TV e giornali dipingono le donne sole come persone tristi e infelici e le stesse famiglie di origine spingono le ragazze verso il matrimonio, interferendo pesantemente sulle loro decisioni.
La vita da single, o il matrimonio tardivo vengono considerate quasi un disonore,  uno status socialmente negativo. Eppure nessuna donna  dovrebbe essere istigata o costretta ad un matrimonio se non lo desidera.

Purtroppo ovunque nel mondo una donna può sentirsi dire “Non è il momento di fermarsi e trovare un uomo?” quando comincia ad invecchiare, ma in modo particolare in Cina il marchio “donna scartata” incombe inesorabile se entro i 25 anni non si è ancora raggiunto il fatidico matrimonio:  che sia d’amore o combinato non fa alcuna differenza.

Il dovere di cambiare la percezione delle “donne scartate” diventa dunque sempre più una necessità – e non solo in Cina: le donne devono essere in grado di sposarsi perché lo vogliono, non a causa di pressioni da parte della società.

C’è un modo per dare voce a queste donne, per permettere loro affermare la loro volontà e inviare al mondo un messaggio forte e chiaro? Si, ed è un video girato al People’s Park di Shanghai, luogo dove ogni sabato e domenica i genitori vanno letteralmente a caccia di un marito per le proprie figlie femmine.

 

Sheng nu project

 

In contrasto con le millenarie tradizioni del luogo, all’interno del parco è stata creata una bellissima installazione contenente, anziché  gli “annunci matrimoniali”, i messaggi di centinaia di donne coraggiose  e indipendenti,  desiderose di poter controllare il proprio destino senza piegarsi alla volontà altrui. Messaggi che non parlano di sottomissione o di rassegnazione, ma di forza, di speranza e di consapevolezza. Dopo di ché è stato realizzato un video che mostra il luogo, i volti, i sentimenti. Le donne sono state intervistate  insieme ai loro genitori e il risultato è un racconto corale in cui le protagoniste mostrano tutta la loro determinazione nel non consentire che la società determini il loro futuro. Le Sheng Nus non sono “donne scartate”, bensì  donne forti che scelgono in prima persona se e quando vogliono sposarsi.

 

Sheng Nu

Sheng Nu

 

 

Il cortometraggio viene  distribuito a livello mondiale oggi, 6 aprile, con l’obiettivo di suscitare un forte dibattito in tutto il mondo a proposito del fenomeno del sheng  nu,  per riflettere sulle donne, fortemente represse dalla società  e, in ultima analisi, dell’empowerment femminile.

 


 
 
 

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