Eliminare la pancia gonfia: in questo periodo dell’anno è un desiderio che accomuna tante, ma tante persone. I numeri sono quasi incredibili: almeno il 20 per cento degli italiani è afflitto da tale problema. E proprio dall’Italia arriva una dieta che è stata anche sottoposta a uno studio scientifico e presentata lo scorso 9 giugno all’Expo di Milano. Secondo i dati emersi, dopo un mese si ottiene un 40 per cento in meno di giorni di pancia gonfia; valore che cresce nel follow up, soprattutto nella percezione del paziente. Una diminuzione del gonfiore del 50 per cento che, dopo 16 mesi, raggiunge quota 66. Il dolore addominale si riduce del 40 per cento già dopo un mese e la sua percezione è più che dimezzata anche dopo 16 mesi.
Lo studio dimostra inoltre che una dieta personalizzata migliora la salute complessiva dei pazienti se si evitano determinati alimenti ‘Fodmap’, ovvero ad alta capacità fermentativa. Sono cioè i cibi che contengono oligosaccaridi (per esempio i legumi), alcune verdure (come carciofi, broccoli, aglio), frutti (come cachi e anguria), cereali (frumento e segale), fruttosio (come mela, pere, pesche, mango), lattosio (latte e formaggi morbidi e freschi) e infine i polioli, che si trovano in frutta (come ciliegie, susine), verdura (cavolfiori, funghi) e dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo).
“La fermentazione dei cibi, in certe persone predisposte – spiega Enrico Stefano Corazziari dell’Unità di Gastroenterologia dell’università Sapienza di Roma – può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causano una distensione del lume intestinale. Questo, complice l’ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, causa distensione e dolore addominale. Le nuove conoscenze scientifiche ci permettono di lasciarci alle spalle il detto ‘noi siamo quello che mangiamo’, oramai superato, per fare posto a un nuovo concetto: noi siamo il cibo che assorbiamo e soffriamo per quello che non assorbiamo e che la flora fermenta“.
Tenendo presente che una dieta personalizzata rappresenta sempre la strada migliore e più efficace, ecco i consigli per l’estate e per tutti:
1) Scegliere, tra i cereali, il farro e i prodotti senza glutine;
2) Preferire i formaggi duri e stagionati e il latte delattosato, di soia o di riso;
3) Mettere nel piatto sempre la frutta e in particolare la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l’arancia, l’uva, il lampone, la fragola;
4) Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca;
5) Mangiare il pomodoro ricco di licopene;
6) Come dolcificanti preferire saccarosio, glucosio, sciroppo d’acero e dolcificanti che non terminano in ‘olo’;
Da evitare o limitare, invece, perché ad alto potere fermentante:
1) Frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti);
2) Mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugne;
3) Miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo;
4) Latte e formaggi morbidi e freschi (come la ricotta);
5) Carciofi, asparagi, barbabietole, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli;
6) Ceci, lenticchie, fagioli, fave.
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