E’ il sogno di molti essere umani e soprattutto di moltissime donne: perdere qualche chilo senza seguire alcune dieta. Senza mettersi lì a pesare cibi, contare calorie, fare rinunce di sorta. Sogno irrealizzabile, utopia? Il primo istinto è quello di pronunciare un amaro “sì” perché, da sempre, la perdita di peso comporta una certa fatica (sia fisica che mentale, diciamolo); secondo una recente ricerca condotta dall’Università del Missouri e pubblicata su American journal of healt promotion, tuttavia, la questione potrebbe essere affrontata con spirito nettamente diverso. Per farla semplice: sembra che sia possibile dimagrire senza sacrifici alimentari. Come?? Meditando. O più precisamente, concentrandosi su ciò che si sceglie di mandar giù. E masticando senza ansie e senza fretta. Bensì in modo estremamente rilassato, prendendosi tutto il tempo necessario.
La ricerca, chiamata Eat for life (Mangia per vivere), afferma che il modo migliore per fare la dieta è non pensare di fare la dieta. Tutto parte dalla mente e dalla consapevolezza di ciò che si mangia. E qui torna in ballo anche quel vecchio consiglio secondo cui bisognerebbe pranzare e cenare senza guardare la tv e anche senza leggere (distrazioni che comportano una sorta di perdita del controllo).
Alla domanda “Quanto è utile mettersi a dieta per poi, una volta raggiunto l’obiettivo, perdere il controllo e riacquistare tutti i chili perduti?“, i ricercatori hanno risposto compiendo esperimenti con alcuni volontari a cui è stato chiesto di non mettere piede sulla bilancia per dieci settimane. In modo da evitare l’ansia a essa collegate. Il gruppo è poi stato sottoposto al metodo intuitive eating, ovvero “mangiare consapevolmente”, grazie al quale ha imparato a sentire i segnali mandati dal corpo a cominciare dal senso di sazietà e dal senso di fame. Ebbene tutti i volontari si sono sentiti più sereni. Dopo dieci settimane trascorse così, inoltre, nessuna delle donne coinvolte ha avuto disordini alimentari. Di contro, tutti hanno cominciato ad apprezzare il proprio corpo. E a conoscerlo meglio. Perché non provare?
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