I sospirati saldi invernali sono ormai entrati nel vivo: una vera boccata di ossigeno considerati i tempi di crisi. E quest’anno possiamo concederci qualche sfizio in più perché gli sconti saranno più elevati del solito; la media è pari al 40 per cento rispetto al prezzo di listino ma in molti casi si raggiunge anche il 70. Secondo le stime di Confcommercio-Format ogni famiglia spenderà circa 170 euro per acquistare merce scontata (c’è un calo di 20 euro rispetto agli ultimi anni) e Altroconsumo ha stilato un decalogo ad hoc per evitare fregature. Insomma, un elenco di consigli e di errori da non fare. Eccolo:
1) Confrontate sempre il prezzo “vecchio” con quello ribassato: sul cartellino devono esserci entrambi. Se il primo manca, chiedete subito chiarimenti (oppure lasciate perdere del tutto…).
2) Controllate che i capi siano in buone condizioni, anche a costo di perdere un po’ di tempo. Se notate un difetto dopo l’acquisto, potete comunque chiedere la risoluzione del “contratto” conservando lo scontrino.
3) Ricordate che, per la merce in saldo, la possibilità di provare è discrezione del commerciante. Chiedete dunque se è consentito.
4) Evitate di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette, ovvero quella di composizione e quella di manutenzione.
5) Fate attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale e non di magazzino o appartenente a collezioni passate.
6) Ricordate che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, fatelo notare al negoziante.
7) La garanzia vale per due anni dall’acquisto, ma quanto scritto sugli scontrini sbiadisce nel giro di pochi mesi: fate una fotocopia per sicurezza.
8) Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, per acquisti di pochi euro e senza aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.
9) Per quanto riguarda i pagamenti effettuati con la carta revolving, tenete presente che i tassi applicati possono superare il 20 per cento. Questo strumento di pagamento, dunque, può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi (pochi mesi).
10) Per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: potete fare una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata.