Dicevano che l’anno di ripresa sarebbe stato il 2012, poi hanno puntato il dito sul 2013; ma la crisi c’è ancora… E si sente. Si sente soprattutto nel periodo natalizio, quando gli italiani devono mettere mano al portafoglio per organizzare il cenone e fare i regali. Le scelte compiute in un simile contesto sono un’insuperabile cartina al tornasole. Il termometro più affidabile dell’effettiva situazione. Confcommercio ha fatto un’indagine ad hoc in collaborazione con Format Ricerche e i risultati sono molto interessanti.
Innanzi tutto, ma questo era prevedibile, la spesa per i doni natalizi risulta in calo. I destinatari dei pacchetti sono principalmente i parenti e, quest’anno, in cima alle preferenze troviamo i prodotti alimentari. I “cesti”, insomma: così si unisce l’utile (il cibo) al dilettevole (le confezioni che fanno sempre bella figura, qualche prodotto sfizioso come torroni e cioccolatini…). Tra i giovani fino a 35 anni di età, invece, è boom di tecnologia e di acquisti online. Perché i giovani, col computer, ci sanno fare. E in Rete, armandosi di un po’ di pazienza e arguzia, si possono fare affari veramente d’oro. Trovando a prezzi ridotti gli stessi oggetti che sono contestualmente nelle vetrine.
Scendendo più nel particolare, 3 italiani su 4 faranno regali gastronomici seguiti da giocattoli e giochi per bambini (61%); per fortuna non perdono “fascino” i libri, insieme agli smartphone e ai prodotti per la cura della persona (che sono in aumento rispetto al 2012). Capi di abbigliamento, calzature, vini, elettrodomestici e viaggi, invece, appaiono meno gettonati. Quasi 6 italiani su 10 hanno già deciso di spendere – in totale – meno rispetto al Natale 2012 e, di conseguenza, risultano in crescita gli acquisti di importi minimi: ben il 31,5 per cento dei consumatori stanzierà un budget inferiore ai 100 euro, il 63,5 per cento tra i 100 ed i 300 euro. Soltanto il 5,0 per cento è intenzionato a spendere oltre 300 euro per i regali. Meditate, gente, meditate…
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