Che figuraccia, quelli della Abercrombie&Fitch! E che soddisfazione per la blogger super curvy Jes M. Baker! Cos’è successo? Doveroso fare un piccolo passo indietro: lo scorso maggio il noto brand sportivo americano è finito nell’occhio del ciclone per la sua scelta di rivolgersi soltanto a clienti di taglia non superiore alla 42. Non solo: ancora prima, nel 2006, il Ceo Mike Jeffries ha rilasciato una dichiarazione da brivido: “Assumiamo solo gente bella nei nostri negozi perché i belli attraggono i belli e vogliamo vendere a gente cool, e bella. E a nessun altro“.
La protesta, ovviamente, è stata immediata e a livello internazionale. E in prima fila è apparsa lei, Jes M. Baker, posando per una campagna fotografica provocatoria nella quale la si vede indossare una t-shirt in stile Abercrombie&Fitch su cui campeggia la scritta “grasso è bello“. Le immagini sono diventate virali e hanno notevolmente contribuito al boicottaggio del marchio da parte della popolazione curvy e non solo.
Risultato? Crollo degli affari. La perdita netta nell’ultimo trimestre è stata di 15,64 milioni dollari contro gli 84,04 milioni dollari dell’anno precedente. Escludendo i costi legati alla ristrutturazione, svalutazioni di asset, l’azienda ha registrato un utile netto di 40,5 milioni dollari, ovvero 0,52 dollari per azione. Le vendite nel periodo sono calate del 12 per cento a 1,033 miliardi di dollari rispetto a 1,17 miliardi dollari dell’anno precedente.
All’azienda non è rimasto, dunque, che cospargersi il capo di cenere e cambiare idea. Aprendo, cioè, alle taglie forti. Improvvisamente, per loro i rotolini e le maniglie dell’amore sono diventati molto fashion! E facciamoci una bella risata!
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