Cellule staminali: cosa sono?

by redazione

 

 

Tutto quello che c’è da sapere su caratteristiche e potenzialità

 

 

 

Sempre più frequentemente i mass media trattano il tema della conservazione cellule staminali, pochi però spiegano nel dettaglio cosa siano queste cellule, quali caratteristiche le contraddistinguano e perché mai risultino così importanti dal punto di vista medico.

La loro rilevanza in campo clinico è presto spiegata. Le cellule staminali rappresentano i piccoli mattoni indifferenziati alla base del nostro organismo, caratterizzati da tre qualità che le rendono uniche. In primis, sono cellule indifferenziate, ovvero non presentano un’identità funzionale definita, in secondo luogo, possono originare altre staminali replicandosi e, infine, sono in grado di dare origine a tutte le cellule che costituiscono un individuo adulto.(1)

Va però specificato che le staminali sono di diversi tipi. La loro popolazione è, infatti, ampia e eterogena. Per classificarle si può prendere a parametro la loro capacità differenziativa oppure la loro sede d’origine.

Nel primo caso si distinguono in: totipotenti, in grado di generare tutte le cellule di un individuo, pluripotenti, capaci di originare tutte le cellule tranne quelle dei tessuti extra-embrionali come, per esempio, la placenta e, infine, quelle multipotenti, che si differenziano in più tipologie cellulari limitate a una singola funzione.

Classificando le staminali, invece, in base alla sede di origine, troviamo le staminali embrionali, cellule pluripotenti presenti nell’embrione (2), le cellule staminali cordonali, cellule indifferenziate situate all’interno del cordone ombelicale e le cellule staminali adulte, potenzialmente presenti in tutti gli organi e tessuti di un organismo adulto.

Non tutte le tipologie di staminali si prestano però alla raccolta e conservazione. L’uso di staminali embrionali solleva, per esempio, importanti problematiche di natura etica perché, per ottenerele, l’embrione viene danneggiato (talvolta distrutto). La raccolta delle staminali adulte non genera problemi di questo tipo ma, tuttavia, espone il donatore a procedure invasive che possono anche richiedere sedazione.

La raccolta del sangue cordonale è invece sicura e indolore sia per la mamma che per il bambino e, l’utilizzo clinico delle staminali cordonali non determina alcuna questione di tipo etico.

Per ulteriori approfondimenti: www.sorgente.com

 

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

 

Note bibliografiche

1. Thomson, J.A., et al., Embryonic stem cell lines derived from human blastocysts. Science, 1998. 282(5391): p. 1145-7.

2. Menendez, P., et al., Human embryonic stem cells: potential tool for achieving immunotolerance? Stem Cell Rev, 2005. 1(2): p. 151-8.

Related Posts

Leave a Comment