Purtroppo può capitare a tutti di soffrire di problematiche all’intestino, dato che si tratta di malesseri piuttosto diffusi, e dipendenti dalle cause più diverse. Alle volte il motivo potrebbe trovarsi in un’alterazione del microbiota, ovvero il gruppo di microorganismi che vive all’interno dell’intestino, e che ha il compito di difendere l’equilibrio fisiologico dell’organismo. Quando si fa riferimento a queste alterazioni, si parla appunto di disbiosi intestinale. Ecco spiegato perché oggi affronteremo proprio questo argomento, studiando di cosa si tratta, quali sono i suoi sintomi e quali sono le altre problematiche più diffuse riguardanti l’intestino.
Che cos’è la disbiosi intestinale e quali sono le cause?
La disbiosi è un’alterazione del microbiota intestinale, ovvero della popolazione di batteri buoni che vive all’interno del nostro intestino, nota anche come flora batterica. Questa condizione può portare diversi disturbi, mentre il sintomo principale è il dolore addominale, ma possono verificarsi anche altri sintomi come il gonfiore, la diarrea, il meteorismo, la stanchezza fisica, un profondo senso di disagio e in certi casi anche l’ansia. Una delle cause psicosomatiche più comuni della disbiosi intestinale è lo stress, ma anche l’utilizzo di determinati farmaci e antibiotici può portare a questa conseguenza.
Proseguendo con la lista delle cause, non potremmo non citare la sedentarietà, dunque uno stile di vita poco o per nulla attivo, insieme ad un’alimentazione scorretta, ricca di grassi, di fritture e di cibo spazzatura. Purtroppo anche alcune patologie sistemiche possono provocare la disbiosi intestinale, come nel caso del diabete o delle alterazioni delle difese immunitarie. Si chiude citando altre possibili cause, come la sindrome del colon irritabile e l’insonnia.
Come si affronta la disbiosi intestinale?
Se si pensa di soffrire di disbiosi intestinale, è importante consultare un gastroenterologo o il medico di fiducia il prima possibile, poiché questa condizione può portare ad altri problemi più gravi. In alcuni casi, infatti, la disbiosi intestinale può causare un’infiammazione dell’intestino, nota come colite. Se la problematica non dipende a sua volta da patologie, come nel caso di quelle sistemiche, spesso basta regolarsi abbracciando uno stile di vita più sano. Si consiglia dunque di rivolgersi ad un nutrizionista, per farsi programmare una dieta ad hoc, e di non sottovalutare mai l’importanza del movimento fisico.
Quali sono i malesseri intestinali più diffusi?
Il disturbo intestinale più comune è la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), una condizione che colpisce l’intestino crasso. La sindrome dell’intestino irritabile può causare una serie di sintomi, tra cui dolore addominale, gonfiore, gas, diarrea e costipazione. Alcune persone affette da IBS accusano anche stanchezza, ansia e depressione. Sebbene non esista una cura per l’IBS, esistono trattamenti che possono contribuire ad alleviare i sintomi. Ad esempio, può essere utile apportare dei cambiamenti nello stile di vita, come seguire una dieta sana, ridurre lo stress e mantenersi in attività con lo sport. Altre problematiche piuttosto diffuse sono le malattie infiammatorie intestinali (IBD) e le allergie alimentari.
In conclusione, quando si soffre di problemi all’intestino, conviene sempre studiare i sintomi e risalire alle cause, per poi intervenire.