La chirurgia plastica allarga i suoi orizzonti. Ormai non riguarda più “soltanto” le labbra, il seno, il viso, i glutei; anche la vagina figura fra le parti del corpo in cui si interviene. Fra le parti del corpo da ritoccare. E anzi, la chirurgia della vagina si sta diffondendo a ritmi sostenuti: è “una delle più popolari procedure cosmetiche scelte dalle donne“, spiega la dottoressa texana Jennifer Walden, che effettua tre operazioni del genere a settimana. Ma perché questa scelta?
Per migliaia di donne la forma della propria vagina è un problema. Lamentano labbra troppo sporgenti, o troppo lunghe e asimmetriche, che creano imbarazzo nel momento in cui si indossano abiti aderenti (in primis i leggings) ma anche quando si hanno rapporti sessuali; oppure ritengono che sia di dimensioni eccessive o, ancora, resa meno sensibile dalle gravidanza e dal passare del tempo. Di conseguenza decidono di operarsi per sentirsi libere di mettere vestiti stretti e bikini ridotti senza provare più alcuna vergogna. Ma non è solo una questione estetica: i suddetti “difetti” provocazioni irritazioni e impediscono una serena pratica di attività sportive quali l’equitazione e il ciclismo.
L’intervento avviene tramite il laser, dura circa un’ora e prevede anestesia totale. Negli Stati Uniti si è registrato un incredibile aumento, pari al 49 per cento. L’età delle pazienti è parecchio variabile, ci sono anche le adolescenti e le pensionate. Un particolare tipo di rimodellamento della vagina, la labiaplasty, viene eseguito sulla labbra, cambiando la forma o le dimensioni delle pieghe esterne e rendendole simmetriche. O più piccole.
Anche la vaginoplastica è sempre più richiesta, in genere dopo il parto o dinanzi all’avanzare dell’età: “Si tratta – spiega la Walden – di una procedura in costante aumento in termini di popolarità. Tante donne assicurano di aver cambiato vita. Labbra allargate possono causare disagio quando le donne vestono abiti stretti, o durante il sesso“.
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