Per adesso il via libera è stato dato negli Stati Uniti, ancora non si sa nulla circa eventuali decisioni da parte dei Paesi europei e dunque anche dell’Italia. Stiamo parlando di Addyi, la prima pillola finalizzata a stimolare il desiderio sessuale delle donne. L’hanno già ribattezzata “il viagra femminile”, “la pillola rosa”, e arriva 17 anni dopo il “collega” maschile. Sarà distribuita a partire dal prossimo 17 ottobre dietro prescrizione medica alle donne in fase pre-menopausa cui viene diagnosticato un calo cronico del desiderio sessuale.
La sostanza in questione, per essere più precisi, è la filibanserina; il medicinale si assume ogni sera prima di andare a letto (dunque non prima dell’atto sessuale come il viagra vero e proprio) e agisce a livello cerebrale sui neurotrasmettitori legati all’eccitazione, aumentando la produzione di dopamina e serotonina. “Questo via libera – è il commento di Janet Woodcook, direttrice del centro di valutazione e ricerca sui medicinali (Cder) della Food and Drug Administration – offre alle donne che soffrono per il loro basso desiderio sessuale un’opzione di cura approvata“. La dottoressa, però, pone l’accento anche sui rischi associati all’utilizzo di Addyi, in primis l’abbassamento della pressione, la sonnolenza e la sedazione. Si potrebbe anche giungere alla perdita di coscienza. Ed è proprio per tali controindicazioni che, in origine prodotta dalla tedesca Boehringer Ingelheim, la “pillola rosa” finora non ha avuto vita facile.
E’ stata bocciata infatti per ben due volte dalla Fda, nel 2010 e nel 2013, prima dell’attuale approvazione. Approvazione che scaturisce anche dall’intervento delle lobby, le quali hanno accusato l’autorità sui farmaci Usa di discriminare le donne rispetto alla possibilità di controllare la loro vita sessuale. “E’ stato un viaggio significativo quello che ci ha portati a questo momento memorabile“, ha detto soddisfatto il ceo della Sprouts Frarmaceuticals, Cindy Whitehead. Staremo a vedere, la prova del 9 è vicina…
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