Avete presente quelle emoticon su Facebook che permette di rendere noto il proprio stato d’animo, la propria condizione emotiva? Bene. Ce n’era una molto particolare: Fat. Ovvero “Mi sento grasso/a”. Particolare, sì, e pure poco gradevole. Infatti ha subito destato perplessità e proteste fra gli internauti. Una signora, Catherine Weingarten, ha aperto una petizione su Change.org con il seguente messaggio: “Come chiunque abbia lottato contro, e poi sconfitto, disturbi alimentari, so cosa significa ‘sentirsi’ grassi. Ho passato anni della mia vita ad avere pensieri negativi sul mio corpo e per troppi giorni morivo di fame, nel tentativo di perdere peso“.
“Ma – ha scritto ancora Catherine – ancor peggio che saltare i pasti o trascorrere ossessivamente le ore davanti allo specchio, era il temere cosa gli altri potessero pensare di me e del mio corpo. Essere grasso non è una sensazione ma una condizione naturale dei nostri corpi, al di là del peso. E tutti i corpi meritano rispetto e attenzione“. Nel giro di pochi giorni la petizione ha raccolto oltre 17mila firme; Catherine è stata contattata da Facebook e informata circa la rimozione della faccina incriminata.
E’ stato anche diffuso un comunicato, sempre da parte di Facebook: “Siamo venuti a sapere dalla nostra community che inserire ‘sentirsi grasso’ tra le opzioni di status avrebbe potuto rafforzare un’immagine negativa del corpo, soprattutto per coloro che combattono contro disturbi alimentari. Abbiamo quindi provveduto a rimuoverla dalla lista delle alternative“. Adesso c’è un altro status, “Mi sento pieno”. Che si può anche accettare, su.
La Weingarten, ovviamente, è stata la prima a gioire per il risultato: “Questo successo dimostra che le persone, insieme, possono battere quei messaggi culturali così dannosi per la nostra capacità di volerci bene e vivere in pace con i nostri corpi“.
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