Oggi, 8 marzo, è la festa delle donne. E allora noi abbiamo pensato di fare un regalo a tutte voi, a tutte noi; una piccola cosa che possa valere l’8 marzo, appunto, e anche tutti i giorni dell’anno. Fra le pagine di questo piccolo mondo virtuale arriva “L’alfabeto delle curvy”, che può essere considerato anche un piccolo memorandum di ciò che abbiamo di bello (tanto!) e di ciò che non dovremmo mai dimenticare…
A come “amarsi”: E’ la regola principale, quella che non bisogna mai dimenticare o mettere in secondo piano. Amarsi è il segreto per stare bene con se stessi e, di conseguenza, con gli altri. Amarsi non significa assolversi sempre o essere troppo indulgenti con se stessi, anzi al contrario è necessaria anche la giusta dose di autocritica. Autoironia, dunque. Amatevi, imparatevi a conoscere, cercare di crescere costantemente: sotto il cielo sereno e sotto le tempeste!
B “bellezza”: La bellezza non è sinonimo di perfezione. La bellezza è soggettiva e, soprattutto, è anche un fatto interiore. Di testa. Di empatia. Avere qualche chiletto in più non significa affatto essere meno belle delle taglie 40 e 42, anzi! E ricordate che agli uomini piacciano le donne dotate di forme concrete…
C come “curve”: ci accompagnano sempre, 24 ore su 24. A volte le odiamo, altre volte riusciamo ad apprezzarle. Ma fanno parte di noi, del nostro essere, dunque devono essere trattate bene. E considerate per ciò che sono: un valore aggiunto!
D come “desiderabile”: ogni donna vuole essere desiderabile agli occhi degli uomini e di tutto il resto del mondo. Ma ogni donna, per raggiungere tale obiettivo, deve prima di tutto acquistare sicurezza in se stessa. E trovare il modo giusto di “proporsi” all’esterno. Il desiderio nasce dal cervello, in tutti i sensi!
E come “elegante”: E’ bello prendersi cura di sé, curarsi. Essere eleganti, anche. Magari non sempre, perché la vita di tutti i giorni richiede anche una certa praticità, però ecco: decidiamo l’occasione in cui puntare sull’eleganza e diamo il meglio di noi stesse. Il senso di benessere sarà immediato!
F come “femminile”: la femminilità è forse l’arma più preziosa a disposizione delle curvy. Perché con le loro forme hanno il potere di mandare in brodo di giuggiole qualsiasi maschietto. E allora valorizzatela, valorizzatevi, non nascondetevi dentro abiti larghi e senza forme!
G come “godere”: la vita va goduta, troppo spesso ce lo dimentichiamo. Colpa della routine, delle mille cose da fare ogni santo giorno. E invece dobbiamo cambiare rotta. Ritagliarci dei piccoli momenti da godere. Cominciando, magari, da un caffè e due chiacchiere con le amiche…
H come “happiness”: la felicità esiste? In cosa consiste (per fare pure la rima)? Esiste, sì, ed è fatta di piccole cose. La felicità siamo noi a crearla, non piove dal cielo.
I come “ironia”: una curvy lo sa: l’ironia è una grande alleata per affrontare la vita e le sue difficoltà! Quando poi diventa anche autoironia, allora la strada si fa decisamente in discesa… Cominciamo a esercitarci, togliendo quel muso lungo?
L come “leggerezza”: La leggerezza fa il paio con l’ironia ed è fra le ricette per vivere meglio. La leggerezza inteso in senso positivo e costruttivo, sia chiaro; leggerezza come capacità di sdrammatizzare e ricordare sempre che la vita è una gran bella cosa… Comunque vada!
M come “materna”: La donna curvy è la figura “materna” per eccellenza: volete mettere fra il rifugiarsi nei suoi abbracci caldi e avvolgenti e il rifugiarsi, invece, fra le braccia di chi è esile e fragile??
N come “nessuno”: Nessuno ha il diritto di svilirti, di metterti in secondo piano, ti buttarti a terra. Nessuno ha il diritto di dirti cosa fare o cosa no, di insultarti o prenderti in giro. Nessuno deve e può toglierti il sorriso!
O come “osare”: “Ricordati di osare sempre”, diceva qualcuno. E in effetti, nella vita e nei momenti giusti, bisogna saperlo fare. Un colpo di testa, ogni tanto, non guasta. Anzi, può essere risolutivo… Non avere paura, dunque!
P come “parlare”: Parlare è importante. Confrontarsi. Ma attenzione: bisogna sia parlare che far parlare gli altri. Ascoltare le parole altrui: una cosa, questa, che diventa sempre più rara…
Q come “Qui”: Qui e adesso. Va bene ricordare il passato e, possibilmente, tramutarlo in lezione. Esperienza. Va bene guardare al futuro. Ma la cosa più importante è vivere il presente, che troppo spesso ci sfugge senza che ce ne rendiamo conto!
R come “risata”: Ridere fa bene alla salute, ormai è dimostrato scientificamente. Fa bene al cuore, ai muscoli, al cervello, ai polmoni. Si stimolano le endorfine e si riducono gli ormini dello stress, aumenta il flusso sanguigno e si favorisce anche il sonno. Ridere incoraggia la creatività e rende più attraenti. Insomma, migliora e allunga la vita!
S come “salute”: Le curvy hanno qualche chilo in più e va benissimo. Ma attenzione a non esagerare. La salute deve essere tenuta sempre d’occhio e un peso eccessivo finisce per danneggiarla.
T come “toccare”: Toccare è bello. Toccare per capire meglio qualcosa, toccare per manifestare i proprio sentimenti e il proprio istinto, toccare per farsi “sentire”. Il contatto umano è necessario, diffidare da chi si tiene sempre a una certa distanza…
U come “unica”: Sei semplicemente unica. Sei tu. Non dimenticarlo mai.
V come “valorizzarsi”: Negli ultimi tempi, per fortuna, la moda ha tenuto in maggiore considerazione l’universo curvy. Diversi brand hanno creato collezioni ad hoc. Valorizzarsi è un’arte. Si comincia piazzandosi davanti a uno specchio e focalizzandosi su quelli che sono innegabilmente i nostri punti di forza…
Z come “zero”: Zero complessi, zero paranoie, zero paure: le donne sono tutte meravigliose e le donne curvy hanno un’ulteriore marcia in più… E basta!
Foto by Facebook