Perdere peso e rimodellare la silhouette appesantita da cellulite: un’ impresa che sembra impossibile a molte, soprattutto considerando che la cellulite viene definita la manifestazione estetica di una vera e propria malattia che colpisce il sistema linfatico, tanto che spesso è presente in persone normopeso.
Una dieta che voglia essere anticellulite deve essere una dieta con alimenti di qualità, che preveda la diminuzione del consumo di sale e zucchero, nonché di quegli alimenti non presenti naturalmente in natura come formaggi, dolci, alcool. Qualora si abusi dei suddetti alimenti, sono molto efficaci la betulla e il ginkgo biloba.
La betulla è un potente drenante che agisce molto velocemente e può essere assunta anche per lunghi periodi. Si prende sotto forma di gemmoderivato che è realizzato utilizzando la linfa e i tessuti embrionali dell’albero, in modo da potenziare al massimo la funzione anticellulite e stimolante delle funzioni linfatiche. Se ne prendono 40 gocce in un bicchiere d’acqua la mattina a digiuno e a metà pomeriggio sempre a stomaco vuoto. Si possono fare cicli di due mesi con un mese di stop.
Da associare in compresse è il ginkgo biloba, uno dei migliori stimolanti della circolazione che la natura ci offre. Se ne prende una compressa dopo ogni pasto facendo cicli di 4 mesi seguiti dal consueto mese di fermo. Il ginkgo biloba riattiva la circolazione, favorisce la perdita di peso localizzato, rende meno evidente la pelle a buccia d’arancia donando tono all’epidermide. Questa pianta favorisce la perdita di liquidi e di peso quando associata ad una dieta ipocalorica e povera di sale.
La cellulite può essere uno dei sintomi di un generale disturbo da intossicazione per eccesso di cibo, poco movimento, alimentazione di scarsa qualità. E’ la cosiddetta sindrome metabolica, porta d’ingresso per disturbi molto più importanti del semplice fattore estetico.
Ginepro e tarassaco sono le piante migliori per sostenere una dieta anti cellulite e disintossicare l’organismo, in particolare quando colesterolo, trigliceridi e acido urico sono o stanno andando oltre il livello di allerta.
Il ginepro si utilizza in tintura madre, prendendone 30 gocce in un bicchiere d’acqua prima dei 3 pasti principali. Attiva il metabolismo e stimola i processi di depurazione di fegato, reni ed epidermide.
Il tarassaco è una pianta particolarmente amara che dunque è meglio assumere in tavolette. Depura il fegato, aiuta delicatamente le funzioni intestinali, favorisce il rassodamento ed è un potente e veloce disintossicante. Si associa al ginepro prendendone due tavolette dopo pranzo e cena