A volte accadono cose scoraggianti. Cose che dimostrano come ancora sia lunga la strada verso la normalizzazione degli attuali canoni estetici femminili. Cose come il Bikini bridge, la nuova moda che sta spopolando su Facebook. Sui social network, per l’esattezza. Di che si tratta? Presto detto: si esalta la propria magrezza fotografando quei solchi che si formano all’altezza del bacino indossando il costume e mettendosi in posizione orizzontale. In altre parole, le ossa sporgenti delle anche. Sono scatti che vorrebbero essere sexy, ma in realtà diventano un’esaltazione dei fisici troppo esili.
La tendenza in questione sta facendo proseliti soprattutto fra le più giovane e pure fra alcuni personaggi famosi fra cui l’ex concorrente de La Pupa e il Secchione Silvia Abbate. Che lo fa in buona fede, per carità, di certo con l’intento di catturare su di sé l’attenzione generale; e forse non ha ben riflettuto sulla pericolosità del messaggio veicolato. Sull’effetto che simili immagini possono esercitare sulle adolescenti, su chi ancora deve imparare ad amare e accettare completamente il proprio corpo. Su chi deve ancora “familiarizzare” con la propria femminilità e acquistare sicurezza.
Il Bikini bridge sta prendendo il posto del Thigh gap, cioé il varco che si crea fra le cosce sempre quando si è molto magre. In entrambi i casi, la ragazzine sono le più coinvolte e influenzate. E se proprio vogliamo trovare un lato positivo in questa faccenda, per il Bikini bridge non è necessario essere assai sottopeso, perché sdraiandosi si forma anche in chi non è pelle e ossa. Però accidenti… Ma quanto vale una foto di una bella curvy in bikini? Non sarebbe male provare a lanciare una nuova moda, in tal senso… No?
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