La Germania riconosce il terzo sesso: prima in Europa

by Nadine Solano
neonato

La Germania si è aggiudicata un primato interessante e per molti versi rivoluzionario: dal primo novembre scorso, infatti, riconosce legalmente il terzo sesso. E’ il primo Paese europeo a fare una cosa del genere, finora una simile normativa esisteva soltanto in Australia. E ciò significa che d’ora in poi saranno registrati all’anagrafe come neutri tutti quei bambini che nascono con organi genitali non esclusivamente femminili o maschili.

I genitori sono dunque liberi da pressioni e possono scegliere di non mettere nero su bianco il sesso del bambino nell’atto di nascita; una volta adulti, poi, gli intersessuali potranno optare per uno dei due sessi o restare “indeterminati”. Si scongiura, così, anche un affrettato – e delicatissimo – intervento chirurgico, che spesso viene fatto principalmente per trovare subito un’identità e sentirsi socialmente accettati.

Bisogna però mettere in chiaro una cosa molto importante: questo nuovo diritto riguarda appunto la “intersessualità”, che è diversa dalla “transessualità”. I transessuali vengono al mondo con un sesso definito, ma sentono di appartenere all’altro; gli intersessuali sono invece persone prive di precise connotazioni fisiche sessuali. Gli ermafroditi, insomma.

Ma torniamo ai tedeschi. Anche il passaporto, laggiù, d’ora in poi avrà una terza designazione oltre a M (maschio) e F (femmina): X. Che sta per intersessuale. Ora, si spera davvero che la Germania sia d’esempio al resto d’Europa, anche perché i dati parlano chiaro: secondo le stime di alcune ong internazionali, un bambino su cinquemila nel Vecchio Continente presenta alla nascita organi genitali ambigui. Meditate gente, meditate…

Foto by Facebook

Related Posts

Leave a Comment