“A Body for Every Body”… Prova ciò che dici, Victoria’s Secret!
Ricordate la campagna “Perfect Body” di Victoria’s Secret? Le polemiche che ha suscitato già dal suo lancio, non sono ancora finite, anzi l’indignazione cresce, nonostante il brand abbia fatto marcia indietro modificando lo slogan della campagna che è diventato “A Body for Every Body” .
Victoria ‘s Secret in questo momento è il più grande marchio di lingerie in America e la fashion show che organizza ogni anno raggiunge circa 10 milioni di persone. Purtroppo, proprio durante il periodo dell’evento, è frequentissimo trovare sui social media donne che esprimono senso di inadeguatezza o vergogna per il proprio corpo, donne che si sentono messe a confronto con le modelle utilizzate per la fashion week e per la campagna pubblicitaria e che escono da tale confronto ovviamente perdenti.
Il cambiamento di slogan da parte del brand non può certo bastare perché comunque il messaggio di Victoria’s Secret è molto chiaro: per essere belle e degne di indossare lingerie sexy, le donne devono essere in taglia 38-40, non di più, perché questo è il “corpo perfetto”.
E invece Victoria’s Secret, preso atto della grande responsabilità sociale che possiede e della potenza mediatica di cui dispone, dovrebbe veicolare messaggi realmente positivi, di accettazione e valorizzazione di ogni corpo e di ogni taglia.
Le polemiche sulla politica etica del brand non si placano, dicevamo, ed è partita una nuova iniziativa contro il marchio da parte della modella americana Brittany D Cordts.
La top model curvy ha lanciato su change.org una petizione dal titolo “A Body for Every Body”… Prova ciò che dici, Victoria’s Secret!
Attraverso la petizione Brittany vuole far sapere che non basta un semplice cambio di slogan per dimostrare un cambio di mentalità. Ci sono decine e decine di modelle curvy che sarebbero perfette per indossare l’intimo del brand e la richiesta a gran voce da parte di tante donne di tutto il mondo è quella di vedere queste modelle insieme alle altre nelle campagne pubblicitarie e nelle sfilate.
Condividiamo in pieno questo punto di vista, tanto che noi abbiamo firmato la petizione.
Se volete farlo anche voi, amiche di VBD, questo è la pagina di change.org