Il sesamo: come utilizzarlo in cucina

by Saverio Pepe
sesamo

Il sesamo per la tavola italiana è quasi esclusivamente lo snack pressato con miele o zucchero che viene consumato come spuntino. In realtà è un prodotto energetico, versatile e salutare. Introdurlo nell’alimentazione quotidiana, tenendo conto dell’alto indice calorico, è un fattore positivo. Vitamina B1 e vitamina E sono le due principali ricchezze di questo gustoso seme, che in sinergia favoriscono in maniera rapida l’eliminazione di tossine, fornendo energia e vitalità.

Il sesamo contiene molti sali minerali ben assorbiti ma soprattutto rame in una tale quantità da esserne considerato il migliore integratore per aumentare il tono fisico e psicologico.

 

Muesli al sesamo – Aggiungendo un cucchiaio di semi di sesamo ad un muesli senza zucchero, si rende la colazione una benzina energetica a basso indice glicemico. Forza e vitalità e sapore garantiti per tutta la giornata.

Al posto del formaggio grattugiato – Per rendere gradevole una pasta light a base di verdure, per chi deve rinunciare ai formaggi, per qualunque tipo di primo che necessita di un rinforzo di sapore conservandone la digeribilità e la leggerezza, si possono usare  i semi di sesamo tostati. Se ne utilizza un cucchiaino a persona, mettendoli in pentola antiaderente caldissima per un minuto e mescolando spesso. La tostatura sprigiona un gradevole odore e fornisce un sapore che copre eventuali e necessarie mancanze di olio e sale.

Al forno – Il sesamo offre il meglio del suo sapore e del suo profumo nelle cotture lente e prolungate al forno. Patate, verdure in genere ma anche carne, pesce e torte salate, risentono positivamente dell’incontro con questo seme. Sempre nella dose di un cucchiaino per persona, mescolato a crudo con gli altri ingredienti o spolverizzato nelle preparazioni in pirofila, dà un tocco esotico ed elegante anche al piatto più semplice. Il particolare aroma e il deciso sapore permettono di alleggerire le preparazioni soprattutto dal sale.

Sesamo

Come condimento – Proprio per la sua caratteristica di legarsi  ai cibi salati, il sesamo viene impiegato per la preparazione del gomasio, un condimento tipico della cucina del sud est asiatico a base di sale grosso e semi di sesamo tostati ad altissima temperatura. Il gomasio è un insaporitore che serve per condire tutto, dall’acqua della pasta a qualsiasi altra preparazione e può essere facilmente preparato anche in casa: si pestano semi di sesamo e sale grosso in parti uguali, cercando di polverizzare al meglio, anche con l’utilizzo per pochi secondi di un macinacaffè o tritatutto. Si mette il tutto  su padella antiaderente a fiamma viva per due minuti. Si conserva al buio e al fresco sino a due mesi.

Dolce e salutare – La cottura del sesamo  insieme a cibi dolci o alle uova, provoca un processo simile alla caramellizzazione che dona, soprattutto ai biscotti,  un aroma piacevole. Saporito se aggiunto a crudo negli impasti di biscotti e muffin, una volta tostato è delizioso aggiunto a glasse o  mescolato al cacao. Sempre tostato può essere spolverizzato sulle crostate di frutta.

Più buone e digeribili le insalate – Crudo o tostato in base al gusto e al momento, è l’ingrediente che rende speciale le insalate meno invitanti. Si accoppia particolarmente bene a rape, carote e tutte le lattughe verdi. E’ un buon aiuto,  per chi soffre di fermentazioni e gas intestinali, aggiungere il sesamo sulle verdure crude, alimenti difficili per chi soffre appunto di meteorismo e colite.

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